Jo. Mariae Lancisii ...Dissertatio historica de bovilla peste, ex Campaniæ finibus anno 1713 ...
Nel tit. i numeri arabi espressi in cifre romane
Marca (?) calcogr. non controllata (Genio con fiaccola e stella. Motto su nastro: Novissimus exit) sul front
Front. stampato in rosso e nero
Legatura d'amatore in pergamena e c. marmorizzata su supporto cartonato; sul dorso nome dell'A. e tit. impressi a inchiostro
Note e decorazioni sul front. nota ms. (nome del possessore?) cancellata con inchiostro
A Roma, sua città natale, Giovanni Maria Lancisi (1654-1720) seguì alla Sapienza il corso di Medicina dove nel 1684 fu nominato professore di anatomia. Medico illustre assai stimato alla corte papale, nel 1688 fu nominato medico personale del papa Innocenzo XI ed anche il suo successore Innocenzo XII lo chiamò più volte a consulto. Ma fu specialmente Clemente XI ad avvalersi delle sue capacità cliniche e a sostenere per vent'anni, con munificenza, i suoi tentativi di trasformare l'ospedale di Santo Spirito in un più efficiente ed importante centro di cure mediche.
Lancisi si interessò di epidemiologia e di medicina preventiva lasciando in questi campi validi contributi. L'opera qui riprodotta “Dissertatio historica de bovilla peste, ex Campanile finibus anno 1713” rappresentò un testo basilare per difendersi dalle gravi epizoozie che a partire dai primi anni del Settecento decimavano il già scarso patrimonio zootecnico in tutta Europa. L'abbattimento coatto di tutti i capi infetti suggerito dal Lancisi si rivelò ben presto il mezzo più idoneo per arginare e prevenire il contagio. Messo in atto su vasta scala per la prima volta in Inghilterra questo espediente si dimostrò tanto efficace contro la diffusione dei contagi da essere anche oggi praticato.
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