Highlights
Le immagini che vengono qui pubblicate sono state prodotte negli anni 2000-2001 in occasione dei progetti per Bologna 2000 capitale della cultura e attestano lo stato di conservazione dei papiri conseguente gli studi di Orsolina Montevecchi e le operazioni di restauro degli anni 70. A seguito dell’evoluzione degli studi e della campagna di restauro effettuata negli anni 2021-2023 (che porterà a una nuova edizione dei papiri) si è scelto di mantenere online la pubblicazione di queste immagini per preservare la memoria di quegli studi e quei restauri.
La collezione presenta libri e articoli pubblicati tra il 1908 e il 1928 da Rosa Genoni (1867-1954), raccolti nell'ambito di un progetto di ricerca promosso dall'insegnamento di "Storia del costume e della moda" - CdS in "Culture e tecniche della moda" dell'Università di Bologna - Campus di Rimini, volto ad indagare le fasi che, in Italia, hanno dato avvio agli studi sulla moda. Rosa Genoni fece del campo della moda un ambito di impegno sociale ma soprattutto culturale, ideando il tema della moda d'arte italiana, che ha segnato una fase importante anche sul piano politico. Ispirandosi all'arte medievale e rinascimentale italiana, Genoni diede vita a una produzione di modelli oggi riconosciuta come base del fenomeno del «made in Italy», mentre il suo fervido impegno politico, documentato da numerosi scritti e pubblicazioni, spaziò dall'educazione femminile alla difesa dei diritti civili.
La collezione “Patologia vegetale: Malattie degli ortofrutticoli dopo la raccolta” si compone di materiale fotografico relativo a numerosi campioni di frutta e ortaggi colpiti da alterazioni microbiologiche e fisiologiche dopo la raccolta, durante la conservazione e la commercializzazione. I campioni sono stati raccolti e fotografati durante gli anni dal 1970 al 1990 nell’ambito dell’attività di ricerca e sperimentazione del CRIOF Centro per la conservazione e trasformazione dei prodotti ortofrutticoli dell’Università di Bologna.
Il fondo raccoglie i volumi antichi di astronomia acquisiti a partire dalla fondazione nel 1712 della Specola dell'Istituto delle Scienze, primo osservatorio astronomico pubblico in Italia.