Il dottissimo libro non piu stampato delle malscalzie del cauallo del Sig.or Giordano Rusto Calaurese...
Riferimenti: EDIT16 CNCE29004
Iniziali xilografiche parlanti; corsivo, romano
Marca: in cornice figurata: Mercurio, con in mano il caduceo, vola sul mondo. Motto: Coelo demissus ab alto
Legatura pergamena semirigida; sul dorso numero ms.; sul piatto anteriore tit. ms.: "Babilonica", e nota ms.
Note e decorazioni sulla c. di guardia anteriore nota di possesso ms. con data: 1769; sulla c. di guardia posteriore note e segni mss.
Giordano Ruffo (ma anche, in dialetto siciliano, Jurdanu Ruffu, o anche Jourdain Ruf, o Risso o Rusto, nei vari manoscritti) fu alto giustiziere, cavaliere e gran scudiero di nobili natali, nonché amico e commensale di Federico II.
Fin da giovane, si dedicò alla cura e all'addestramento dei cavalli. Scrisse principalmente basandosi sulle sue personali esperienze, tenendo presente un'utenza molto specifica: i maniscalchi delle scuderie imperiali. Le sue osservazioni sul cimurro, i reumatismi, le malattie degli arti, le complicazioni congenite sono tuttora interessanti. Ercolani ci fa notare che, laddove nei codici del Ruffo si incontrano pratiche magiche o superstiziose, si tratta, probabilmente, di aggiunte apportate dai traduttori. Ruffo preferisce occuparsi perlopiù di malattie da lui stesso osservate, trascurando quelle già ben note agli esperti dell'epoca e per alcuni morbi si mostrò abile osservatore e dispensatore di validi e importanti dettami per la cura, come per l'allevamento, l'addomesticamento e le cure d'addestramento.
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