Geographia Cl. Ptolemaei Alexandrini ...
Note e decorazioni: sul front. tre timbri ad inchiostro dell'Istituto di Geografia di Bologna e tit. censurato e reintegrato a penna; sempre sul front. sigle e note mss. di possesso, alcune cassate e solo parzialmente leggibili: "Muzio Toriglioni", "Jo. Philippi Spi[... ...]", "MAB", "S.P.S.T.", etc.; postille
Marca (Z1036) sul front: au con serpente attorcigliato retto da mani che escono dalle nuvole. Scritta VINCENT
Le tav. recano testo esplicativo sul v.
Anche questa edizione veneziana utilizza la traduzione del Pirckheimer, riveduta e corretta, dopo la consultazione di molti codici in lingua greca e il loro confronto, dal matematico Giuseppe Moleti, professore dell'Università di Padova.
Sono stati aggiunti i commenti al primo e al settimo libro e il consueto corredo di carte, 27 tolemaiche e 37 moderne.
Le tavole tolemaiche sono racchiuse entro la cornice trapezoidale e presentano le caratteristiche comuni alle altre edizioni e alle versioni manoscritte.
Tuttavia ci si incammina verso una maggiore definizione, favorita dalla stampa su matrice in rame, e verso una simbologia sempre più simile a quella della cartografia cinquecentesca: la carta della Gallia, ad esempio, utilizza piccoli prospetti schematici con case, torri e campanili per indicare alcuni centri urbani, che non differiscono da quelli che compaiono nelle carte moderne che completano e aggiornano l'opera.
Come in diverse altre edizioni, l'apparato cartografico moderno presenta un maggiore dettaglio e tavole regionali a scala maggiore rispetto a quelle tolemaiche
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